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INGEGNERIA DELLA NATURA

Progettazione e realizzazione di interventi di difesa, ripristino, riqualificazione e recupero ambiente.

 

CENTRO NAZIONALE BIODIVERSITA'

Struttura di riferimento euromediterraneo per la conservazione dell’ambiente, tutela della biodiversita'.

 

IL VIVAIO DEL MEDITERRANEO

Produzione di materiale vegetale di elevato livello qualitativo rigidamente autoctoni di ecotipi locali.

 

FONDAZIONE SYSTEMA NATURAE


Il Parco Ambientale

Buona parte del territorio del Parco Ambientale è coperto da formazioni boschive spontanee, rappresentative del bosco montano dell’Appennino meridionale.
La tipologia di bosco è assoggettabile al querceto misto caducifoglio, che vegeta ad un’altitudine compresa tra gli 800 m ed i 1000 m s.l.m.; la composizione floristica risulta essere molto ricca di specie arboree, arbustive di sottobosco e di specie erbacee nelle radure.
La specie dominante è il Cerro (Quercus cerris) a cui si associa altre specie del genere Quercus, come la Roverella (Quercus pubescens), la Rovere (Quercus petraea) e il Farnetto (Quercus frainetto). Altre specie di latifoglie associate al querceto che si rinvengono nel bosco sono il Carpino bianco (Carpinus betulus), il Carpino nero (Ostrya carpinifolia), l’Acero di monte (Acer pseudoplatanus), l’Acero d’Ungheria (Acer obtusatum), l’Acero campestre (Acer campestre), il Faggio (Fagus sylvatica), il Castagno (Castanea sativa), il Tiglio nostrano (Tilia platyphyllos) l’Agrifoglio (Ilex aquifolium) e di grande rilevanza ecologica risulta la presenza di un endemismo del bosco Appenninico meridionale, quale l’Acero di Lobelius (Acer lobelii). Le specie arboree menzionate, sono quelle che vegetano sui versanti, mentre nella parte più pianeggiante che costeggia il Torrente Fossa Cupa si rinvengono le specie tipiche dei boschi ripariali di zona umida, tra queste ricordiamo l’Ontano napoletano (Alnus cordata), il Salicone (Salix alba), il Pioppo nero (Populus nigra), ecc..
Associate alle specie arboree, sono presenti numerose specie arborescenti ed arbustive di immenso valore ecologico-ambientale; tra queste riportiamo le più importanti come il Pero selvatico (Pyrus paraste), il Melo selvatico (Malus sylvestris), il Nocciolo (Corylus avellana), il Biancospino (Crataegus monogyna), la Rosa canina (Rosa canina), il Prugnolo (Prunus spinosa), il Corniolo (Cornus mas), il Sanguinello (Cornus sanguinea, Il Ligustro vulgare (Ligustrum vulgare), la berretta da prete (Euonymus europaeus), l’Evonimo verrucoso (Euonymus verrucosus), il Pungitopo (Ruscus aculeatus), la Ginestra comune (Spartium junceum), specie del genere Cytisus, altre specie rampicanti e lianose come l’Edera (Hedera helix), la Vitalba (Clematis vitalba), ecc..
L’elevato numero di specie arboree ed arbustive menzionate lasciano intuire l’immenso patrimonio di biodiversità rappresentato dal bosco del Parco. Alla biodiversità vegetale si unisce un’elevata biodiversità animale, in quanto anche la fauna risulta essere abbastanza ricca nel contesto descritto. Sono presenti, infatti, numerosi mammiferi di grossa taglia come il Cervo, il Cinghiale, il Lupo, ecc., oltre ad altri minori come la Volpe, il Tasso, la Lepre, la Faina, la Donnola, la Martora, ecc.. Sono comuni, inoltre, roditori come lo scoiattolo, il ghiro, l’Arvicola, il Moscardino, ecc..